Hannibal – Hugh Dancy spiega lo scioccante series finale

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Finalmente Hannibal Lecter (Mads Mikkelsen) ha ottenuto quello che voleva nel series finale dello show, quando lui e Will Graham (Hugh Dancy) hanno ucciso qualcuno assieme – ossia Francis Dolarhyde, aka Red Dragon. Dopo l’accaduto, Hannibal rivolge a Will queste parole: “Questo è tutto ciò che ho sempre voluto per te, per noi”. La risposta di Will? “È bellissimo”.

Qual è stata la tua reazione quando hai scoperto che questa stagione si sarebbe conclusa così?
Beh, penso di aver scoperto che era questo quello a cui Bryan stava pensando un mese fa o giù di lì. E il mio unico pensiero era “ok, posso capire perché”. Abbiamo avuto una continua conversazione in merito a come arrivare a quel punto, come renderlo assolutamente emotivo e al contempo divertente, pazzesco, ma vedere davvero come questi due personaggi siano arrivati ad un punto tale da rendere possibile una cosa del genere.

A che punto delle riprese eravate arrivati quando avete scoperto della cancellazione?
Avevamo finito, chiuso tutto e lasciato così com’era. Quindi il finale era ormai scritto, discusso e recitato, messo assieme prima della cancellazione, perciò – che ci crediate o no [ride] – c’era un’idea piuttosto chiara su quella che sarebbe stata la prossima stagione.

Torneresti se ci fosse una nuova versione di Hannibal?
Assolutamente, ci starei. In parte perché credo che tutti siano stati bene lavorando allo show, ma nello specifico soprattutto perché quello che Fuller prospettava sembrava decisamente divertente. Se poi succederà, è un altro paio di maniche.

Tornando al finale, a cosa si sta riferendo Will dicendo ad Hannibal che “è bellissimo”?
Penso che si stesse riferendo al fatto che nella sequenza finale Hannibal abbia realizzato il suo vecchio sogno. Alla fine, lui e Will uccidono un uomo in una sorta di rituale a sangue freddo. E sono entrambi lì, letteralmente grondanti di sangue – me lo ricordo con estrema chiarezza – , ed è più o meno quello che Hannibal voleva creare fra loro alla fine della seconda stagione. Era quello che immaginava, partire assieme per l’Europa a massacrare gente. E Will gli sta mostrando la consapevolezza che quella esperienza sia stata tanto straordinaria per lui quanto per Hannibal stesso. Ho parlato a lungo a Bryan Fuller in merito al fatto che il motivo per gettarsi dalla scogliera nel finale dovesse dipendere dalla realizzazione di Will non solo che una cosa del genere fosse accaduta, ma che gli fosse piaciuta, piuttosto che pensare “oddio, cos’ho fatto?! È terribile”. Invece no, per lui “è bellissimo”.

Quando effettivamente spinge Hannibal giù, qual è il suo obiettivo? È un qualcosa di romantico, vuole uccidere sé ed Hannibal assieme?
Senza dubbio è un bel dilemma. Infatti c’erano piani per una quarta stagione, quindi in qualche modo saremmo dovuti sopravvivere. Sarebbe stato un altro dei miracoli di Hannibal: lui ha queste abilità, chi può sapere dove sarebbero finiti effettivamente, ma sì… credo che Will avesse realizzato che l’unico modo di distruggere Hannibal è probabilmente distruggere anche se stesso. E in quell’istante la parte di lui che ha sempre combattuto l’oscurità pensa anche “non solo questo è l’unico modo per eliminare Hannibal, ma è meglio che mi levi di mezzo anche io. In verità devo eliminare entrambi”. Quindi lo fa.

Pensi sia una fine ottimistica per Will?
[Ride] In parte sì. Penso sia una vittoria finale. Penso che quanto accaduto dimostri che, fino all’ultimissimo momento, il vincitore è Hannibal: è fuori dalla prigione, ha Will con sé, sono arrivati in quel posto oscuro e brutale. Ma Will riesce a strappare via una vittoria. Quindi sì, è ottimistica in un senso decisamente ristretto, perché hanno appena ucciso qualcuno e sono saltati da una scogliera. Eppure! [ride]

Parliamo della scena di lotta. Come ti sei dovuto preparare?
In maniera molto essenziale. La verità è che si è trattato di un episodio corposo, perché oltre alla scena di lotta c’era anche quella in cui Dolarhyde sperona il furgone ed entrambe sono state delle sequenze enormi. Avevamo solo otto giorni per girare l’episodio, come di consueto, e, come per tutti i nostri script (specialmente quelli delle ultime stagioni), ci arrivavano in corso d’opera. Quindi è francamente un miracolo che siano arrivati sullo schermo.

Qual è stata l’ultima scena che hai filmato con Mads?
[Ride] Non ricordo. Pur divertente che sia, credo si sia trattato della scena in cui mi reco da lui, quella che raggiunge il suo apice quando gli mettono la maschera sulla faccia. Quindi sono io che gli dico “questo è il nostro piano, ti portiamo fuori di prigione e fungerai da esca” – ma non sono nemmeno esattamente onesto rispetto al mio piano. Credo che ci stia, però. L’ultima cosa accaduta fra me e Mads è il mio gesto all’inserviente, che gli mette la famigerata maschera.

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Hai una scena preferita fra tutte quelle girate nel corso delle stagioni?
Anche se è stata molto difficile, da un punto di vista fisico, ma anche a livello di giusto tono emotivo, direi la scena in cucina al termine della seconda stagione fra me, Mads e Kacey (Abigail Hobbs). Penso che avesse una qualità non dissimile da quella della scena finale di questa stagione, in cui, dopo tutte le scene straordinarie, operistiche, quasi iper-reali, la violenza è bene orchestrata – è semplicemente brutale. Sostanzialmente si stava comportando come un sadico, quindi era divertente. Come il finale di questa stagione, si avvertiva come se fosse non solo violenza, ma una sorta di conclusione appropriata a quella storia intestina che stiamo cercando di raccontare fra i due. Sapevo che stava per arrivare e non ho resistito. Mi stava pugnalando perché ero riuscito in qualche modo ad arrivare allo stomaco, dov’è vulnerabile, e l’ha girato dentro me: ricordo di aver detto a Bryan, che lo sapeva, di aver percepito una sorta di consumazione. Sì, sapevo che stava arrivando. Ed è l’unico modo in cui può finire, è come una parte di me vuole che vada.

Come vedi la relazione fra Will e Hannibal?
Non è una vera relazione! [ride] Penso che si tratti più che altro di una sorta di esplorazione di cose attraverso le quali siamo passati tutti, in un modo o in un altro, un po’ ossessivo, un po’ compulsivo. In un certo senso, è come avere una relazione che ti prende davvero tanto, ma allo stesso tempo assolutamente distruttiva, con una persona dalla quale continui a tornare.

Se questa è la fine, se non dovessimo mai vedere niente di più di questa versione di Hannibal, cosa speri accada a Will?
[Ride] Mi spiace dirlo, ma se davvero non li rivedremo mai più significa che non sono sopravvissuti alla caduta dalla scogliera. [Ride] È difficile dirlo, in quanto è davvero possibile uccidere Hannibal? No. Inoltre è un riferimento piuttosto consapevole a Sherlock Holmes e Moriarty. Sappiamo tutti che Sherlock ha fatto ritorno, anche se non so dire chi dei due io sia in questa equazione. Ma sai una cosa? Pensandoci bene, è davvero difficile pensare di aver ucciso Hannibal per davvero, perché lui non è propriamente mortale. Personalmente sono anche convinto che se dovesse sopravvivere, salverebbe Will. Quindi non saprei. Diciamo solo che sono da qualche parte su una spiaggia.

A rilassarsi e basta?
Esatto. Intenti a bere qualcosa da una noce di cocco. O da un teschio.

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